[Torna alla pagina principale]

 

Test di Logica e Cultura Generale

 

1. Individuare il termine anomalo:

A) polimorfo

B) poligamo

C) politeismo

D) politico

E) politecnico

 

2. Il vispo secchione avea in un boschetto per caso sorpreso un uomo soletto. E con un sogghigno il cieco maligno gridava: " Su presto l'hai fatto l’incesto? A lui sospirando l'afflitto gridò: "Sesto copulando che male tifo? Tu sì mi fai male svelando il fatale complesso, che ignoro! Deh, taci, t'imploro! Ma il vecchio, quel bieco, rispose: "Macché! Son cieco? Sii cieco! Perché solo a me?"

 

Quale celebre personaggio ha ispirato a Umberto Eco questo scherzo poetico, qui citato con qualche lieve modifica?

 

A) Amleto

B) Edipo

C) Riccardo III

D) Faust

E) Re Lear

 

3. "Un secolo fa, nell'estate del 1901, Luigi Pirandello scelse il Piemonte per le sue vacanze: fu a Coazze, in Val Sangone, ospite della sorella Lina che abitava a Torino. Quel paesino tra le montagne, ricco di acque e ombreggiato dai castagneti, conquistò il suo cuore di siciliano, abituato a terre arse dal sole: tanto che, arrivato a metà agosto, finì per restarvi fino a ottobre inoltrato. In questi giorni il comune di Coazze si prepara a celebrare la ricorrenza con mostre e manifestazioni.

Nel taccuino che tenne il quella lunga estate, il grande drammaturgo annotò, tra le altre cose, l'iscrizione sul campanile della chiesa parrocchiale: "Ognuno a suo modo". Uno spiritoso ed enigmatico invito alla tolleranza, legato probabilmente a qualche antica faida di paese. Sarà un caso, ma più di vent'anni dopo, per una sua opera (una delle "Maschere nude") avrebbe scelto appunto il titolo: "Ciascuno a suo modo". Era il 1924, quando Qualcuno, che Pirandello ben conosceva, pretendeva che tutti facessero a modo suo, non loro. Forse non era mai passato sotto il campanile di Coazze."

Il sole-24 ore, 13/5/2001

 

Da questo elzeviro intitolato "Il campanile che ispirò Pirandello" possiamo trarre alcune illazioni, tutte lecite ECCETTO UNA. Individuatela:

 

A) Per meglio comprendere l'opera dei grandi scrittori può esser utile curiosare nei loro appunti occasionali e privati

B) I1 titolo della commedia di Pirandello non è certamente stato scelto a caso ma, dati gli anni, per il suo significato polemico nei confronti del regime e di Mussolini

C) Le antiche faide di paese, generalmente lunghe e sanguinose, avevano probabilmente indotto gli abitanti di Coazze ad un autoinvito alla tolleranza

D) La pace e il clima mite all'ombra delle montagne possono conquistare chi è nato e cresciuto in regioni assolate

E) Un'osservazione rimasta nella memoria può suscitare, magari dopo decenni, l'invenzione di un'intera storia, o la storia stessa la richiama alla mente e se ne riappropria

 

4. "Nel transetto sud della cattedrale di Chartres, in quella che è forse la più bella delle vetrate medievali, sono rappresentati i quattro evangelisti come nani che siedono sulle spalle dei quattro profeti del Vecchio Testamento: Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Quando vidi questa vetrate per la prima volta, era il 1961 ed io ero uno studentello borioso che immediatamente ricordò il famoso aforisma di Newton -(...)-e ritenne di aver fatto un'importante scoperta che rivelava la mancanza di originalità del famoso fisico. Anni dopo, divenuto più umile, scoprii che Robert K. Merton, il celebre sociologo della scienza della Columbia University, aveva dedicato un intero libro all'uso di questa metafora prima di Newton ( ... ) Benché Merton abbia costruito il suo libro come un piacevole viaggio nella vita intellettuale dell'Europa medievale e rinascimentale, quella che il libro ci presenta è una questione seria ...."

da Stephen Jay Gould, ll pollice del panda, Editori riuniti, 1992

Individuate l'aforisma di Newton al quale fa riferimento Stephen Jay Gould (non è necessario ricordarlo, lo si può riconoscere per deduzione logica)

 

A) Anche a noi, nani in confronto a coloro a cui Dio ha direttamente e pienamente svelato il vero, è concesso conquistare nuove conoscenze

B) Vede lontano chi non mette in discussione il sapere degli uomini giusti ispirati da Dio

C) Puoi scoprire una qualche verità se non metti in dubbio la validità delle scoperte dei grandi che ti hanno preceduto

D) Se ho potuto spingere così lontano il mio sguardo è stato solo perché sedevo sulle spalle dei giganti

E) La sapienza codificata e pietrificata dell'Antico Testamento non mi interessa: come scienziato devo con le mie piccole forze tutte umane andare coraggiosamente oltre

 

5. UNA delle note esplicative poste in calce al testo di Jay Gould, riportato nel quesito 4, NON È CORRETTA:

 

A) evangelista: autore di uno dei quattro vangeli

B) profeti: personaggi dell'Antico Testamento ispirati da Dio

C) aforisma: espressione sintetica e incisiva di un pensiero

D) metafora: immagine fantastica di una concezione filosofica, religiosa ecc.

E) transetto: la parte di chiesa che sta dietro l'abside

 

6. "Ci sono diversi modi possibili di leggere Marshall McLuhan a poco più di trent'anni dalla pubblicazione originale di Understanding Media, che in italiano venne tradotto come Gli strumenti del comunicare perché media, nel 1967, era ancora una parola sconosciuta ai più...

Leggere Gli strumenti del comunicare significa sentirsi invitati non ad accogliere delle idee ma a completarle, non a seguire un testo ma a starci dentro, un po' come certi cult movies sembrano piuttosto un invito a travestirci con i loro abiti che a seguire una storia.

( ... ) Leggendolo attentamente ci si rende conto che l'asistematicità di McLuhan è più apparente che reale, e che al fondo quello che egli propone è una vera e propria filosofia della storia. Secondo McLuhan, si può leggere l'intera storia umana come una successione di forme di comunicazione ....

La prima rottura, in una socialità primitiva fatta di comunicazione essenzialmente verbale, è stata rappresentata per McLuhan dalla scrittura. Mentre nell'oralità la comunicazione è sempre partecipata, richiede non solo la compresenza, ma anche la co-attività di diversi interlocutori, la scrittura separa radicalmente l'emissione del messaggio dalla sua ricezione (...). L'alfabeto fonetico completa questa trasformazione ....

La scrittura prima, l'alfabeto fonetico poi, segnano il passaggio da società "fredde" (con questo termine, preso dal linguaggio jazzistico, McLuhan definiva le forme di comunicazione partecipative, che trasmettono messaggi incompleti e invitano il ricettore a completarli) a società "calde", basate su forme di comunicazione non partecipative, affidate generalmente a un solo senso, che bombardano la mente del ricettore con messaggi "completi" e immutabili.

Da allora, sulla base della dialettica "caldo/freddo" si può, secondo McLuhan, riscrivere per intero i cicli della storia umana: alla calda antichità classica fa seguito un medioevo raffreddato dal ritorno delle società occidentali a forme di comunicazione in larghissima prevalenza orali; questo a sua volta si rovescia, con la stampa, in un'epoca di nuovo calda. Con la stampa, secondo MeLuhan, che alla "Galassia Gutenberg" ha dedicato uno dei suoi libri più noti, la separazione fra azione e reazione si esaspera interiormente...

Alla fine dell'Ottocento, con l'elettrificazione, si ha di nuovo un rovesciamento (...); il telegrafo prima, poi il telefono e la radio, ci riportano alla simultaneità, ci propongono dei messaggi che non solo consentono, ma richiedono la nostra partecipazione, creano una possibilità di contatto di tipo orale, ma esteso all'intero pianeta. (…) I1 raffreddamento inaugurato da Edison viene coronato, secondo McLuhan, dalla televisione, medium apparentemente passivizzante ma che in realtà richiede un'alta partecipazione dello spettatore (…) Del personal computer McLuhan, morto nel 1980, non fece in tempo a occuparsi, ma è evidente a chi legga l'ultimo capitolo degli Strumenti che per MeLuhan l'informatizzazione completava la fase di raffreddamento della civiltà avviata d a Edison .....

E' una filosofia della storia che deve molto a Marx, (...) ma MeLuhan attribuisce la funzione rivoluzionaria non al movimento organizzato, ma alla forza stessa delle cose, al messaggio che sta nei media. Di qui il tono profetico, ma al tempo stesso conservatore. McLuhan si è proposto come profeta di una rivoluzione che c'è già stata, teorico radicale di uno sradicamento che è nei fatti. Per questo la parola chiave di MeLuhan è "consapevolezza" e i suoi testi si offrono come strumenti per prendere consapevolezza di quello che già è, per capire quello che, in fondo, già sappiamo."

Peppino Ortoleva,"L'uomo eilsuo messaggio"

 

Tra le deduzioni sotto elencate UNA SOLA È AUTORIZZATA dal testo dell'articolo riportato su McLuhan:

 

A) Nelle società in cui il sapere è un patrimonio custodito dalla memoria e trasmesso oralmente, l'educazione è affidata a messaggi univoci e codificati

B) Nell'analisi delle varie epoche storiche condotta da McLuhan in riferimento ai media non è possibile rinvenire una vera e propria filosofia della storia

C) Nella storia delle forme di comunicazione dell'umanità si può individuare il succedersi di epoche che si contrappongono dialetticamente e ne segnano il percorso

D) Nel mondo futuro l'informatica, secondo la visione profetica di McLuhan, sarà efficace strumento degli organizzatori di una radicale rivoluzione sociale

E) Nel mondo classico la comunicazione, prevalentemente affidata alla parola scritta, era

stimolante e richiedeva ai recettori una partecipazione attiva

 

7. Tra le affermazioni qui riportate individuare la SOLA COERENTE con il pensiero di McLuhan(quesito 6):

 

A) Più della radio, la televisione, affidandosi quasi esclusivamente alla vista, invita ad una recezione passiva e acritica

B) La diffusione della stampa, la Galassia Gutenberg, ha permesso una personalizzazione dell'acquisizione del sapere

C) Da Edison fino al PC si conclude e culmina la fase di allontanamento dalla comunicazione orale primitiva, di cui si è ormai persa ogni caratteristica

D) "Gli Strumenti del comunicare" di McLuhan può essere considerato una forma di comunicazione fredda, in quanto le idee che vi sono espresse esigono di essere completate dal lettore

E) L'alfabeto fonetico rese possibile un nuovo tipo di comunicazione, più freddo perché meno condizionato dalla gestualità

 

8. li tono di McLuhan, quale risulta da questo resoconto riportato al quesito 6, è:

 

A) decisamente apocalittico

B) sostanzialmente ottimistico

C) strettamente pragmatico

D) rivoluzionariamente profetico

E) lucidamente consapevole

 

9. In una determinata area nella quale sono registrati tutti i nuovi casi che ogni anno presentano lo stato patologico W, che può essere causato da differenti malattie (A, B, C, D), il loro numero per milione di abitanti dell'area in questione, definito come incidenza annua per milione di abitanti, inizialmente 100, in 20 anni è aumentato dell'80%. I1 fenomeno è legato a numerose cause, le più importanti delle quali sono un importante invecchiamento della popolazione generale e la riduzione delle cause di morte competitiva.

Le due "torte" riportano la distribuzione percentuale delle quattro malattie causali tra tutti i nuovi pazienti con lo stato patologico W, osservati nell'anno d'inizio (Al, B I ....) dello studio e dopo 20 anni, nell'ultimo anno del periodo considerato (A2, 132,...).

Si può dedurre che, tra i nuovi pazienti che annualmente presentano lo stato patologico W, (UNA sola risposta è CORRETTA):

 

A) non disponiamo di terapie efficaci per trattare lo stato patologico W

B) le quattro malattie considerate sono incurabili

C) la malattia A e quella D hanno un decorso più favorevole

D) nell'area in esame, nei prossimi dieci anni si deve prevedere un ulteriore incremento dell'incidenza dello stato patologico W del 40%

E) nell'ultimo anno di osservazione per nessuna delle quattro malattie il numero di nuovi casi con stato patologico X si è ridotto, rispetto al primo

 

10. "... non esiste categoria di lavoratori che non abbia delle spese per produrre ricchezza, e le spese di uno scrittore sono impossibile da documentare lira su lira ... E se io per scrivere ho bisogno assoluto di una Porsche bianca, di una crociera nelle Antille, di una suite al Waldorf A storia, di un amante birmano, di 22 Kg. di marijuana? Arduo da provare, ma altrettanto arduo da contestare. Così si ripiegò - per il computo delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi su una spesa forfettaria del 25 per cento (ora 20 per cento) includente alla meglio e senza scontrini i tic, i vizi, le fobie, le stravaganze, le ricerche, i viaggi, le depressioni, le subitanee paralisi della capricciosa, sfuggente categoria.

Che in Italia conta quanto il due di coppe, come si sa. Folta anche troppo, non fa tuttavia paura a nessuno, non essendo in grado di organizzare un minaccioso corteo della Federpenna o un blocco stradale della Confpoesia. Gli scrittori sono blandamente vezzeggiati nelle campagne elettorali, qualcuno viene persino eletto, ma l'intreccio col mondo politico resta a maglie molto larghe.

Sorge periodicamente una "figura eminente" da consultare ogni tanto per far bella figura, da invitare a qualche pubblica cerimonia, sempre però badando a lasciarla fuori dai luoghi del vero potere, anche quando l'Illustre abbia dato ampie prove di congenito opportunismo e vanesia disponibilità a succhiare qualsiasi osso. Perché è così che il politico italiano vede, e vuole, lo scrittore ideale: un fumaiolo semipoveretto, che coi soli proventi dei suoi libri non arriva al 27 del mese, e dovrà quindi adattarsi ai mecenatismi distribuiti dall'alto, ..., col cappello in mano, è ovvio. Uno scrittore che riesca ad evitare questo non piace. Perché non è controllabile, ma soprattutto perché il suo successo suona di per sé scandaloso .... Uno scrittore di successo manda in frantumi l'immagine che resiste dai tempi del brutto romanzo sulla vita di bohème di Henry Murger,contemporaneo, sia detto per inciso, di Hugo, Flaubert, Gautier e altri

Autori baciati o sbaciucchiati dal successo. Come molti cliché di quell’epoca, anche questo torna sempre a rivivere sotto nuove forme.

Quanti saranno in Italia gli scrittori che vivono dei loro diritti? Meno di trenta, crediamo. La TV incombe, i lettori sono in continuo calo, i bestsellers stranieri spazzano via tutto ....

Fruttero e Lucentini, La Stampa

 

Dalle spiritose osservazioni di Fruttero e Lucentini (F&L) sono state tratte alcune deduzioni; individuate QUELLA NON COERENTE col testo:

 

A) Il tentativo di quantificare le spese professionali di uno scrittore e di documentarle è fallito: la materia è opinabile di per sé. La tassazione quindi seguirà un criterio altrettanto opinabile, ma una eventuale contestazione della categoria non fa paura a nessuno

B) I1 romanzo sulla vita di bohème ha diffuso il mito dello scrittore povero e ignorato dal successo, un successo che pure al tempo di Murger baciava o sbaciucchiava autori come Hugo, Flaubert, Gautier e altri

C) In Italia la categoria degli scrittori conta poco, a meno che uno scrittore si mostri utile ai politici, i quali in questo caso stabiliscono con lui un'alleanza di ferro facendosene un collaboratore stretto, autorevole e largamente remunerato

D) Nel tono paradossale che è loro abituale, Fruttero e Lucentini disegnano un quadro della situazione dello scrittore oggi, in Italia, non solo vessato dal fisco, ma minacciato dalla TV, dai bestsesellers stranieri e dalla scarsa abitudine alla lettura dei propri concittadini

E) Se non basta a se stesso, lo scrittore diventa facilmente un più o meno servile e servizievole portaborse di un politico; nel caso invece che i diritti d'autore gli bastino a vivere, appare poco controllabile, infastidisce e preoccupa

 

11. QUALE, tra gli autori dei romanzi qui elencati, NON COMPARE nell'articolo di F&L riportato nel quesito 10 ?

 

A) Capitan Fracassa

B) Vie de Bohème

C) Il rosso e il nero

D) Madame Bovary

E) Notre Dame de Paris

 

12. "Gli eventi iniziali elementari, che schiudono la via dell'evoluzione ai sistemi profondamente conservatori rappresentati dagli esseri viventi, sono microscopici, fortuiti e senza alcun rapporto con gli effetti che possono produrre nelle funzioni teleonomiche.

Ma una volta inscritto nella struttura del DNA, l'avvenimento singolare, e in quanto tale essenzialmente imprevedibile, verrà automaticamente e fedelmente interpretato e tradotto, cioè contemporaneamente moltiplicato e trasposto in milioni o miliardi di esemplari. Uscito dall'ambito del puro caso, esso entra in quello della necessità, delle più inesorabili determinazioni.(...)

1 linguisti moderni hanno insistito sul fatto che il linguaggio simbolico dell'uomo non può essere assolutamente ridotto ai mezzi di comunicazione molto diversi (uditivi, tattili, visivi, ecc.) impiegati dagli animali. Tale atteggiamento è senza dubbio giustificato.

Ma da questo ad affermare che, nell'evoluzione, vi è stata una discontinuità assoluta, che il linguaggio umano fin dalle origini non doveva assolutamente nulla, ad esempio, a un sistema di richiami e di avvertimenti vari come quelli che si scambiano le scimmie antropomorfe, mi sembra davvero un passo troppo lungo da compiere o comunque un'ipotesi inutile.(...)

Secondo Chomsky, tutte le lingue umane presenterebbero la stessa struttura profonda la stessa forma. Le straordinarie prestazioni che la lingua rappresenta e insieme permette sono evidentemente associate al notevole sviluppo del sistema nervoso centrale in Homo sapiens, sviluppo che, del resto, rappresenta il suo carattere anatomico più distintivo.

Si può ora affermare che l'evoluzione dell'uomo, a partire dai più lontani antenati che noi conosciamo, si è verificata soprattutto a livello del progressivo sviluppo della scatola cranica, quindi del cervello. ( ... )

E impossibile non supporre che, tra l'evoluzione del sistema nervoso centrale dell'uomo e quella della prestazione davvero unica che lo caratterizza, non sia esistito u n rapporto strettissimo per cui il linguaggio non sarebbe stato solo il prodotto, ma una delle condizioni essenziali ditale evoluzione.

L'ipotesi che mi sembra più verosimile è che la comunicazione simbolica più rudimentale, apparsa prestissimo nella nostra stirpe, abbia rappresentato, grazie alle possibilità radicalmente nuove che offriva, una di quelle "scelte" iniziali che impegnano l'avvenire di una specie creando una nuova pressione selettiva.(...)

L'ipotesi sopra riportata non avrebbe di per sé che l'unico merito di essere attraente e logica, se non fosse anche chiamata in causa da certi dati relativi al linguaggio attuale.

La facilità con cui un bambino in due o tre anni (dopo il primo anno di vita) quasi per gioco acquisisce la piena padronanza della lingua non cessa mai di sbalordire l'osservatore adulto.

( ... ) Da questo a pensare che, nel bambino, l'apprendimento del linguaggio appare così miracolosamente spontaneo perché si inscrive nella trama stessa di uno sviluppo epigenetico, una funzione del quale è proprio quella di accoglierlo, vi è un solo passo che da parte mia non esito a compiere.(...)

La capacità linguistica non può essere considerata una sovrastruttura. Si deve ammettere che, nell'uomo moderno, esiste una stretta simbiosi tra le funzioni conoscitive e il linguaggio simbolico che esse richiamano e tramite il quale si esprimono, simbiosi che può essere solo il prodotto di una lunga evoluzione comune.

Secondo Chomsky e la sua scuola, l'analisi linguistica condotta in profondità rivela, sotto l'estrema diversità delle lingue umane, una `forma" comune a tutte. Questa forma, secondo Chomsky,deve dunque essere considerata innata e caratteristica della nostra specie.(...) Tale concezione ha scandalizzato filosofi e antropologi che scorgono in essa un ritorno alla metafisica cartesiana. Io non me ne sento invece affatto turbato, a patto di accettarne il contenuto biologico implicito."

da Jacgues Monod,llcaso e la necessità, Mondadori, Milano, 1997

 

Dal VII capitolo del libro di Monod da cui è tratto il passo sopra citato, sono state ricavate alcune considerazioni a commento e chiarimento delle tesi esposte. UNA di queste considerazioni tuttavia È INCONCILIABILE con le tesi sostenute da Monod

 

A) L'acquisizione di una capacità di comunicazione simbolica, cioè del linguaggio, ha creato, a favore dello sviluppo del cervello, una pressione selettiva potente e orientata che ha favorito a sua volta l'evoluzione del sistema nervoso centrale

B) La facilità con cui un bambino, in due o tre anni, acquista la padronanza di una lingua non cessa di stupire l'osservatore adulto: è una considerazione che va a sostegno dell'idea che l'apprendimento primario del linguaggio si iscrive nella trama di uno sviluppo epigenetico

C) Tra la capacità linguistica, l'accrescimento del cervello e lo sviluppo del sistema nervoso centrale c'è un rapporto di influenze reciproche estremamente complesso che ha determinato e caratterizzato l'evoluzione della specie umana

D) Gli studi dei linguisti moderni, anziché come confutazione dell'ipotesi evoluzionistica, possono essere letti come conferma di un'interpretazione secondo cui la capacità linguistica ha contribuito in modo decisivo all'evoluzione anche fisica dell'uomo

E) Data l'impossibilità di assimilare il linguaggio simbolico dell'uomo agli strumenti comunicativi delle varie specie animali, non possiamo non riconoscere elementi di discontinuità radicale nell'ambito dei processi evolutivi

 

13. UNA di queste affermazioni CONTRADDICE, nella lettera e nello spirito, il passo citato nel quesito 12 dell'opera di Monod:quale?

 

A) Monod nega fermamente la validità di ogni ipotesi creazionistica

B) All'origine dell'evoluzione della specie umana c'è un evento casuale

C) Monod nega che l'uomo risponda a un progetto divino

D) Per Monod le categorie dello scienziato sono il caso e la necessità

E) Di un universo in cui ha spazio il caso non si può tracciare alcuna storia ragionata

 

14. Il significato di alcuni termini sottolineati nello scritto di Monod (quesito 12) è spiegato

qui di seguito.

Individuate LA SPIEGAZIONE SCORRETTA

 

A) anatomico: che riguarda il corpo, la struttura fisica

B) antropomorfe: che hanno forma simile a quella umana

C) sovrastruttura: struttura superiore da cui si generano quelle inferiori

D) simbiosi: esistenza in comune, con vantaggio reciproco

E) metafisica: dottrina che riguarda ciò che va oltre la fisica

 

15. Dai medici scrittori agli scrittori che raccontano di medici, la letteratura del novecento offre

una serie di esempi affascinanti: Il Maestro e Margherita del medico Bulgako v, La storia di San Michele del rocambolesco medico Axel M unthe, Il dottor Zivago di Pasternak, nel quale il carattere ed il comportamento del protagonista sono costantemente connessi alla sua formazione ed al suo status di medico, la Peste di Camus, di cui è protagonista un archetipo di medico umano e umanista, sono i testi consigliati in un esperimento di introduzione della letteratura nelle facoltà di Medicina, in analogia con quanto già si fa in molte facoltà del mondo anglosassone.

Delle motivazioni suggerite in merito alla proposta didattica riportata UNA NON È

ACCETTABILE in quanto contiene un'affermazione senza fondamento nella formulazione citata e comunque falsa:

 

A) la proposta di lettura di opere i cui protagonisti sono caratterizzati, nel bene e nel male, dalla loro condizione di medici, può essere motivo, oltre che di arricchimento culturale, anche di riflessione professionale

B) è certamente proficuo verificare come, anche in paesi diversi per lingua e tradizione, l'interesse per il malato, proprio del medico, si accompagni felicemente all'interesse per l'uomo, proprio dello scrittore, come dimostrano il russo Bulgakov e lo svedese (italiano di elezione) Axel Munthe

C) alcune università anglosassoni propongono la lettura di opere di narrativa scritte da medici come esempi di un'interpretazione della realtà connessa con lo status professionale

D) la lettura di romanzi, il cui protagonista è un medico, può dare un'idea del modo in cui questa professione è vista dal pubblico e di ciò che ci si aspetta da chi la pratica

E) è bene che lo studente comprenda che l'immagine del medico ed il suo ruolo nella società sono profondamente cambiati nel mondo moderno, e suscitano attese e interessi del tutto nuovi; i medici-scrittori e i medici-protagonisti di opere di narrativa compaiono infatti solo nel XX secolo

 

16. Nel 2001 si celebra il centenario della nascita o della morte di alcuni illustri italiani qui elencati. Quale è statoINSERITO PER ERRORE in questo elenco?

 

A) Piero Gobetti

B) Vincenzo Bellini

C) Salvatore Quasimodo

D) Giuseppe Verdi

E) Vittorio Gassman

 

17) Tarrou: "Bisognerebbe che ci fosse una categoria di veri medici, ma è un fatto che non si trova

sovente, dev'essere difficile. Quanto a me, h o deciso di mettermi dalla parte delle vittime, in ogni occasione, per limitare il male. Insomma, quello che m'interessa è sapere da lei come si diventa un santo".

dottor Rieux: "Maleinon crede in Dio".

Tarrou: "Appunto: se si può essere un santo senza Dio, è il solo problema concreto che io oggi conosca".

dottor Rieux: "Ma lei sa io mi sento più solidale coi vinti che coi santi. Non ho inclinazione, credo, per l'eroismo e perla santità. Essere un uomo, questo mi interessa."

Tarrou: "Sì, noi cerchiamo la stessa cosa, ma io sono meno ambizioso."

Rieux pensò che Tarrou scherzasse, e lo guardò. Ma nel vago bagliore che veniva dal cielo egli vide un volto triste e serio.

In questa sceneggiatura del dialogo centrale della Peste di Camus, romanzo ambientato nella città di Orano, chiusa perché colpita da una terribile pestilenza, si esprime il pensiero dello scrittore, di cui sono qui proposte alcune sintesi interpretative.

Individuate QUELLA CHE TRADISCE il significato del pensiero di Camus:

 

A) Come al medico in Orano,così ad ogni uomo nel mondo, non si può chiedere che di schierarsi dalla parte delle vittime, anche senza la fede in u n Dio che gli garantisca la vittoria, o almeno lo sostenga nella lotta

B) Sentirsi solidali con i vinti, combattere il male senza pretendere di debellarlo, la sofferenza senza pretendere di annullarla: questo è il proposito del medico che opera nella città appestata

C) Non si può sconfiggere il male, ma si deve lottare contro di esso: se ciò sia possibile, è la domanda che si pone il giusto a cui questa appare la via di una santità tutta terrena

D) Per vincere e debellare una volta per tutte il male nel mondo degli uomini, non occorre far altro che mettersi dalla parte delle vittime

E) Diventare per gli uomini un eroe, un santo, è un progetto difficile, ma forse in qualche misura realizzabile. Essere semplicemente e pienamente uomo tra gli uomini, quando si abbia coscienza e esperienza della miseria umana, è certamente più difficile

 

18. "Gli riuscì, a sessant'anni, il supremo capolavoro di diventare fra milioni di anonimi e fangosi combattenti un singolo guerriero, l'Eroe della Beffa di Buccari, del Volo su Vienna. E con la mano sinistra donò al fascismo, come guanti smessi che si cedono al cameriere, un po' dei suoi slogan, dei suoi falsetti, del suo armamentario verbale, gestuale."

CHI È il soggetto di questo spiritoso ritratto?

 

A) Gabriele D'Annunzio

B) Filippo Tommaso Marinetti

C) Giuseppe Prezzolini

D) Giovanni Papini

E) Mino Maccari

 

19. "Una volta era semplice. Prima che i romantici esaltassero la "singolarità" del creatore, l'arte era spesso un mestiere di famiglia e i figli di Johann Sebastian Bach non avevano paura del confronto col padre mettendosi a fare i musicisti, Bernardo Bellotto andava a bottega da suo zio Canaletto e si firmava come lui (non per dolo, ma per una questione di "ditta"), i fratelli Carracci affrescavano assieme ettari quadrati di palazzi romani. Finì tutto nell'Ottocento. Non finirono le famiglie di artisti, finì la fabbrica d'arte familiare: padri, figli, fratelli cominciarono a tenere ciascuno al proprio nome, alla propria personalità. Se in famiglia qualcuno raggiungeva un'eccellenza indiscussa, gli altri ne erano intimiditi, misurarsi col gigante faceva paura. I fratelli ormai cambiano nome in partenza.

I1 nome in (quasi) partenza l'hanno cambiato anche i due fratelli più famosi del Novecento italiano, Giorgio de Chirico e Alberto Savinio,l'uno pittore, l'altro talento più poliedrico. E il minore, Alberto, lo cambiò perché, quando cominciò a lavorare a Parigi, il fratello era già conosciuto.

Da dove, poi, lo pseudonimo saltasse fuori, non si sa con certezza (…)

Oggi Ruggero Savinio (che è figlio di Alberto Savinio e ha voluto, invece, conservare il nome paterno) è u n pittore affermatissimo: s'è appena chiusa la mostra dei suoi ultimi lavori, a Montecitorio. (... )

C'era un "understatement" in Savinio senior, un metter la professione in prospettiva, che il figlio ricorda con gratitudine: "Un pomeriggio nello studio di mio padre, avrò avuti sedici anni, lui parla di me con un amico in visita. Gli dice: "Vorrei che Ruggero diventasse un grande uomo. O almeno un grande pittore." Mi ricordo la frase per quell' "almeno", una specie di viatico ...."

da M.G.Minetti: Destino d'artista. Specchio,21/4/2001.p.82.

 

Il discorso di Minetti suscita alcune riflessioni e suggerisce alcune considerazioni: tra quelle qui riportate, UNA CONTRADDICE quanto si afferma nell'articolo

 

A) Da circa duecento anni figli, fratelli e nipoti si tengono rigorosamente alla larga dalla professione di genitori e parenti, mentre era frequente nel passato che figli, fratelli e nipoti coltivassero l'arte per cui i loro familiari erano famosi

B) Con un padre famoso, poco o molto che sia, ai nostri giorni un figlio deve essere dotato di determinazione e coraggio per seguire la medesima strada

C) I1 nome di famiglia, se noto, è stato per secoli un titolo di credito da esibire; dal Romanticismo in poi è diventato un'eredità da rifiutare

D) Un nome famoso costituisce un peso certamente, ma non si può escludere che offra anche alcuni vantaggi, non ultimo quello di smitizzare il valore della fama

E) L'esaltazione della personalità ha fatto dell'eccellenza nell'arte un fenomeno che per lo più intimidisce, scoraggiando non solo le imitazioni, ma spesso anche una sana emulazione

 

20. " ... volete un esempio che h a il vantaggio di essere oltre che attuale anche più didattico? La storia di un campo di prigionia è un coacervo di storie individuali non molto interessanti, storie di ognuno e di ogni giorno, esili fili d'acqua, un succedersi di atti e di pensieri difficili da ricostruire, anche se c'è chi tiene un giornale di bordo. È anche la storia di piccoli eventi "pubblici": un'evasione, una disputa, una diceria. Anche in questo caso sarà difficile fare veramente luce sui fatti: tante teste tanti pareri, tanti testimoni tante versioni. Provate a immaginare le difficoltà per stabilire il giorno, l'ora, e il luogo, le precise responsabilità. Facilissimo, invece, ricostruirne la storia collettiva, le condizioni di vita materiali, i diversi periodi della vita morale del gruppo: periodi che si susseguono e, come tutti sappiamo, non si rassomigliano. ( ... ) A1 di là dell'evenemenziale, al di là dell'individuale è la storia dei gruppi ad offrirci un solido terreno di ricerca. In questa direzione dobbiamo convogliare i nostri sforzi."

da Fernand Braudel,Storia, misura del mondo, Il mulino, 1997

 

Di che cosa, a rigor di logica, può essere un esempio questa riflessione di Braudel? (INDICATE L'IPOTESI che NON ha relazione con il testo)

 

A) Del fatto che è vana presunzione pretendere di interpretare gli eventi, se non ci si fonda su documenti di accertata validità

B) Del fatto che solido terreno di ricerca per lo storico è, più che la storia dell'individuale, la storia dei gruppi

C) Del fatto che non basta studiare, ad esempio, Bismarck per capire il dramma dell'unificazione tedesca

D) Del fatto che non è sui singoli, sia pur rilevanti, avvenimenti che si fonda una attendibile conoscenza storica

E) Del fatto che la storia è molto meno congetturale quando prende in esame i gruppi e il ripetersi degli avvenimenti

 

21. UNO SOLO dei titoli proposti coglie il nocciolo della tesi sostenuta da Braudel nel paragrafo citato (quesito 20):

 

A) Un campo di prigionia

B) I documenti e lo storico

C) La storia come scienza sociale

D) II ruolo del caso nella storia

E) La storia evenemenziale

 

22. "Io vorrei dire a questa generazione:

imparate a memoria qualche verso di verità o bellezza.

Potrebbe servirvi nella vita.

Mio marito non ebbe niente a che fare col fallimento della banca: ( ...) fu mandato in prigione e

io rimasi con i bimbi, a doverli nutrire, e vestire e mandare a scuola.

E io lo feci, e li avviai nel mondo ben puliti e robusti,e tutto per la saggezza del poeta Pope:

-Recita bene la tua parte, in questo consiste l'onore-"

EdgarLee Masters,Spoon River Anthology,trad.Fernanda Pivano,Einaudi,Torino

La signora George Reece, di cui questo è l'epitaffio, esprime qui la concezione che ha Edgar Lee Masters della vita e dell'arte, concezione che noi possiamo così interpretare (INDICARE l'affermazione INCONGRUENTE col testo citato):

 

A) la poesia, se è rivelazione di una verità nella forma della bellezza, può costituire una inestimabile ricchezza per chi ne comprende e ne fa proprio il messaggio

B) noi uomini siamo come attori a cui è stata assegnata una parte. Che sia da protagonista o da comparsa non importa, importa interpretarla bene

C) chi è colpito dalla sventura e offeso dall'ingiustizia è costretto a subire gli eventi, e proprio per questo viene spinto alla disperazione

D) non è vero, come talora sembra, che siamo del tutto impotenti di fronte al destino: il poeta-saggio ci insegna che sta a noi decidere se viverlo con viltà o con dignità

E) nel mondo nessuno è padrone del proprio destino, ma tutti possono scegliere come viverlo ed è questo che conta

23. "Come che sia, accanto o di fronte agli uomini che stimano Parigi valere bene una messa, sono altri pei quali l'ascoltare o no una messa è cosa che vale infinitamente più di Parigi, perché è affare di coscienza. Guai alla società, o alla storia umana, se uomini che così diversamente sentono le fossero mancati, o le mancassero". Da chi e in quale occasione è stata pronunciata questa frase?

A) da Émile Zola quando prese clamorosamente posizione a proposito del processo e della condanna di Dreyfus

B) da Gobetti ai fascisti che lo costrinsero con la violenza a cessare la pubblicazione della sua rivista

C) da Matteotti in parlamento in occasione delle leggi che limitavano la libertà di parola, e quindi di pensiero e di coscienza

D) da Benedetto Croce quando pronunciò un discorso in Senato contro il Concordato tra Stato e Chiesa cattolica

E) da Charles de Gaulle quando scelse di lasciare la Francia per non scendere a compromesso coni Tedeschi che l'avevano occupata

 

24. 1-Marilyn Monroe 2-Anna Bolena 3-NildeJotti 4-Giuseppina Strepponi

5-Drusilla Tanzi 6-Santippe 7-Cosima Liszt a-Eugenio Montale b-Palmiro Togliatti c-Henry Miller d-Giuseppe Verdi e-Enrico VIII f-Socrate g-Richard Wagner

Ricomponetele coppie di compagni di vita, per poco o per molto, sposati e non:

 

A) 1+c ; 2+e ; 3+b ; 4+d ; 5+a ; 6+f ; 7+g

B) 1+b ; 2+g ; 3+c ; 4+a ; 5+d ; 6+f ; 7+e

C) 1+g ; 2+e ; 3+c ; 4+a ; 5+b ; 6+f ; 7+d

D) 1+c ; 2+e ; 3+a ; 4+d ; 5+f ; 6+b ; 7+g

E) 1+c ; 2+e ; 3+a ; 4+b ; 5+g ; 6+f ; 7+d

 

25. La brusca sostituzione del re con un pezzo di legno lasciava già prevedere che non ci sarebbero stati neanche principi, principesse, maghi, castelli incantati. La nuova e quasi inavvertita "svolta", col suo intimistico richiamo all'inverno, alla legna "per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze", esclude ogni residuo di favola aulica, medievale, cortese, e impianta con fermezza la narrazione su un terreno familiare, umilmente domestico.

Di quale libro si parla in questa presentazione?

 

A) Alice nel paese delle meraviglie

B) La favola del bosco vecchio

C) Pinocchio

D) L'albero degli zoccoli

E) Radici

 

26. In una determinata area nella quale sono registrati tutti i nuovi casi che ogni anno presentano lo stato patologico W, che può essere causato da differenti malattie (A, B, C, D), il loro numero per milione di abitanti dell'area in questione, definito come incidenza annua per milione di abitanti, inizialmente 100, in 20 anni è aumentato dell'80%. I1 fenomeno è legato a numerose cause, le più importanti delle quali sono un importante invecchiamento della popolazione generale e la riduzione delle cause di morte competitiva.

Le due "torte" riportano la distribuzione percentuale delle quattro malattie causali tra tutti i nuovi pazienti con lo stato patologico W, osservati nell'anno d'inizio (Al, B1 ....) dello studio e dopo 20 anni, nell'ultimo anno del periodo considerato (A2, B2, ... ).

Si può dedurre che, tra i nuovi pazienti che annualmente presentano lo stato patologico W, (UNA sola risposta è CORRETTA).

 

 

A) il numero di nuovi casi che ogni anno presentano lo stato patologico W nell’ ultimo anno del periodo in esame era aumentato in maniera analoga per tutte e quattro le malattie causali

B)1'aumento di incidenza dello stato patologico W è inarrestabile

C) nell'ultimo anno di osservazione rispetto al primo, tra i nuovi pazienti con stato patologico W, l'incremento più consistente si è verificato perla malattia C

D) la riduzione del numero di nuovi casi nell'ultimo anno di osservazione rispetto al primo con stato patologico W e malattia D è degno di nota

E) nel periodo considerato tutte le malattie che causano lo stato patologico W hanno presentato modificazioni di incidenza annuale

 

 

[Torna alla pagina principale]